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Russia - 06 marzo 2013Torna all'indice →
Sondaggi – Stalin continua a dividere la Russia: fiori e processioni per il sessantesimo anniversario della morte
A sessant’anni dalla morte di Stalin la Russia fa i conti con un passato che non vuol passare. Il dittatore sovietico divide ancora l’opinione pubblica, tra chi continua a celebrarlo come un eroe e chi lo considera un tiranno che ha riempito la storia dell’Urss di pagine che grondano sangue. Tra i primi ci sono i tanti nostalgici che nel giorno del sessantesimo anniversario della morte del “Padre di tutti i popoli”, il 5 marzo, gli hanno reso omaggio, non solo in Russia ma anche in altre repubbliche ex sovietiche. In prima fila il partito veterocomunista di Gennadij Zjuganov, che ha portato nella Piazza Rossa di Mosca circa mille persone. Tra bandiere rosse e ritratti di Stalin, i comunisti lo hanno ricordato e lasciato fiori e corone sulla sua tomba appena fuori dalle mura del Cremlino. Zjuganov punta sul ricordo della vittoria sovietica nella seconda guerra mondiale, che qui si chiama “Grande guerra patriottica”. E, sorprendentemente, quasi la metà dei russi continua ad avere un’opinione positiva su “Baffone”: il 49% della popolazione, contro un 32% che lo condanna con fermezza per i suoi crimini. E in Georgia, dove è nato, c’è ancora chi lo considera un eroe nazionale. Tanto che a Gori, città che gli diede i natali, un centinaio di persone lo hanno ricordato sfilando per le strade armati di bandiere rosse.