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Polonia - 27 febbraio 2013Torna all'indice →
“Salviamo i segni diacritici”. Gli sms li stanno uccidendo
Salviamo i segni diacritici che caratterizzano la lingua polacca e che rischiano di scomparire nell’era della posta elettronica e degli sms. È l’appello lanciato dal Consiglio linguistico polacco nell’ambito della Giornata internazionale della lingua madre indetta dall’Unesco per il 21 febbraio. Per scrivere le “strane lettere” che fanno parte dell’alfabeto polacco sulla tastiera del computer o del telefonino, occorre premere due tasti contemporaneamente. Per risparmiare tempo, riferisce l’agenzia LaPresse/Ap, gli utenti spesso rinunciano a queste sfumature e non di rado inviano testi di messaggi scritti senza l’uso dei segni diacritici. Se mancano i trattini e le code dietro le lettere, infatti, una parte del significato va persa e la pronuncia risulta sbagliata. Per esempio, “los” significa “sorte”, ma con una sbarra sopra la “l” e un trattino sopra la “s” la nuova parola significa “alce”. “Paczki” sono i “pacchi”, ma se sotto la “a” viene aggiunta una coda, la parola si trasforma in “ciambelle”. Il linguista Jerzy Bralczyk ha spiegato che i diacritici sono un segno caratteristico che definisce e arricchisce la lingua polacca. “Oggi – ha affermato – il polacco è minacciato dalla tendenza a evitare le lettere che lo caratterizzano. Meno usiamo i segni diacritici, più probabile diventa la loro futura scomparsa. Sarebbe un impoverimento della lingua e della nostra vita”, secondo l’esperto.