Cultura
Arte, Ermitage Italia lascia Ferrara e trova casa a Venezia
La fondazione Ermitage Italia trova casa a Venezia, alle Procuratie, dopo cinque anni di attività a Ferrara. Così a ottobre la “filiale” italiana del museo – intesa come centro di studi e ricerche sul patrimonio storico e artistico italiano all’Ermitage e in Russia e sui rapporti culturali tra i due paesi – farà base sul canal Grande che storicamente ha avuto i più intensi rapporti con la Russia, con San Pietroburgo e l’istituzione museale fondata da Caterina la Grande. Tra le innumerevoli opere, infatti, l’Ermitage raggruppa anche le collezioni dei veneziani Farsetti e Barbarigo.
Il passaggio di testimone a Venezia – è stato spiegato in conferenza stampa – deriva dalla difficoltà di Ferrara di sostenere ancora la fondazione, anche in ragione della grave contingenza economica e delle priorità imposte dal terremoto del 2012.
L’intesa è stata sancita, presenti il sottosegretario all’Economia e finanze, Paolo Baretta, il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, e il professore Michail Piotrovsky. Baretta ha annunciato che il governo sta lavorando a un fondo, da realizzare insieme al ministero della Cultura, “a sostegno di iniziative culturali rilevanti indicate dal parlamento, tra cui rientra anche Ermitage Italia. Se riuscissimo a farlo in tempi brevi – ha assicurato il sottosegretario – potremmo dare certamente un contributo a questa iniziativa”.
La fondazione, istituita nell’accordo bilaterale Italia-Russia sottoscritto nel 2007, proseguirà nella ricerca storico scientifica e nella collaborazione internazionale: avamposto nel sostegno agli studi e soprattutto ai giovani ricercatori per ampliare le conoscenze, promuovere la salvaguardia, valorizzare l’immenso patrimonio d’arte italiana conservato in Russia e intensificare i contatti e i confronti tra storici, restauratori e conservatori museali.