Turismo
Ucraina: investimenti miliardari nel turismo nei prossimi dieci anni
Lanciare l’Ucraina nel grande business del turismo internazionale e sostenere un settore che dovrà avere sempre più spazio nell’economia nazionale. È questo il progetto del governo di Kiev per i prossimi dieci anni, tra investimenti miliardari e altri in via di pianificazione. Un programma che, secondo il premier Mykola Azarov, dovrà portare l’ex repubblica sovietica sugli standard dell’Unione europea, dove il turismo contribuisce mediamente all’8% del Pil di ogni paese e gioca un ruolo fondamentale nel mercato del lavoro, con il 12% degli occupati e una tendenza in costante crescita.
Nel 2012 gli occupati ucraini nel settore erano 380mila (circa il 3% del totale) e la quota del turismo sul Pil del 2%. Il paese, che lo scorso anno ha segnato un +13% delle presenze (24,6 milioni contro i 23,5 del 2011) grazie anche a Euro 2012, vuole diventare il primo hub turistico dell’Europa centro orientale.
Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto), l’Ucraina è salita nel 2012 nella top 50 dei paesi con le maggiori entrate nel settore (4,8 miliardi di dollari) dalla 49esima alla 47esima posizione, unica nazione dell’est in crescita, ai danni della stessa Polonia (stabile al 29esimo posto), della Repubblica Ceca (stabile al 36) e dell’Ungheria (in caduta dal 42 al 46).
Per il vice primo ministro Olexandr Vilkul il piano del governo è ambizioso e prevede da un lato di arrivare entro il 2022 a un milione di occupati nel settore e dall’altro di raddoppiare il numero dei turisti stranieri in arrivo. Kiev mira insomma a diventare più frequentata di Praga o Budapest e l’Ucraina, dai Carpazi al Mar Nero, vuole essere pronta a cavalcare l’onda partita con gli Europei di calcio del 2012.