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Slovacchia - 27 novembre 2013Torna all'indice →

C’è preoccupazione dopo l’elezione del governatore neonazista

C’è preoccupazione in tutta l’Europa centro-orientae, dopo lo scioccante risultato delle elezioni amministrative del fine settimana in Slovacchia, che ha portato il neonazista Marian Kotleba, 36 anni, a diventare governatore della Regione di Banska Bystrice. A convincere il 55,5% degli elettori - nel più grande degli otto distretti regionali che dividono la Slovacchia - è stata una campagna elettorale a base di odio nei confronti della comunità zingara. Il leader estremista ha promesso che difenderà il proprio paese “dal terrore degli zingari, quei parassiti” e che farà di tutto per privarli delle forme di assistenza sociale di cui godono. Appelli che hanno avuto facile presa in una zona di forte malessere, dove la disoccupazione raggiunge vette del 40% (rispetto a una media nazionale slovacca del 14%) e dove vive il più elevato numero di zingari della Slovacchia. In questo paese - nato nel 1993 dalla scissione della Cecoslovacchia e con una popolazione totale di 5,4 milioni di abitanti - la comunità nomade conta circa 400mila persone. Nella maggior parte dei casi si tratta di cittadini che vivono in condizioni di totale esclusione sociale, emarginati in baraccopoli di assoluta povertà. Il rischio è che un fenomeno simile possa contagiare  immediatamente anche la confinante Repubblica ceca, dove è presente una comunità composta da circa 300mila persone, che anche in questo caso vivono in maggioranza nelle regioni più povere della Boemia e della Moravia. Kotleba al ballottaggio ha distanziato l’avversario socialdemocratico, Vladimir Manka, esponente del partito alla guida del governo di Bratislava. Kotleba si dichiara un ammiratore convinto di Jozef Tiso, il sacerdote cattolico che, dopo l’annessione della Boemia e della Moravia da parte del Terzo Reich, divenne presidente della Repubblica slovacca filo nazista e che poi dopo la fine della guerra venne impiccato con l’accusa di alto tradimento. Dopo questo risultato, a preoccupare sono anche i legami stretti che collegano Kotleba - capo del partito Nostra Slovacchia, i cui militanti indossano divise simili a quelle dei nazisti hitleriani - alle altre forze xenofobe presenti nei paesi europei, in primo luogo con i francesi del Fronte nazionale e con gli ungheresi dello Jobbik. L’inquietante prospettiva è persino che questi movimenti riescano ad unire le forze in vista delle elezioni europee del prossimo anno, tanto da spingere a una presa di posizione il Congresso ebraico con sede a Parigi, che ha chiesto ai leader europei democratici a far fronte contro questa escalation neonazista "prima che sia troppo tardi". Anche il presidente slovacco Ivan Gasparovic si è detto "sconcertato di questo risultato elettorale", che ha definito un monito rivolto alla classe politica". Irena Bihariova, responsabile della organizzazione non-profit slovacca People Against Racism, ha manifestato il timore che la vittoria di Kotleba possa "far aumentare la temerarietà di altri estremisti, rendendoli ancora più pericolosi".