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Russia - 27 novembre 2013Torna all'indice →

Mosca verso una nuova legge adozioni: solo con accordi bilaterali

Mosca vuole limitare le adozioni all’estero di bambini russi ai soli paesi con i quali è stato stipulato uno specifico accordo bilaterale. Una proposta di legge in tal senso è stata presentata alla Duma dal partito di maggioranza Russia Unita, riferisce l’agenzia Itar Tass. Attualmente tali accordi esistono con Italia e Francia. “L’adozione di bambini da parte di cittadini stranieri - si legge nel testo del progetto di legge - sarà consentita solo nel caso in cui la Federazione Russa abbia ratificato l’accordo di cooperazione per l’adozione di bambini con uno stato straniero”. I bambini possono essere inoltre adottati all’estero solo se non vi sono famiglie russe disponibili o parenti che possano prendersene cura. Dal provvedimento sono esclusi i paesi membri del Cis, la Comunità degli Stati Indipendenti che riunisce parte delle ex repubbliche sovietiche. Secondo gli autori del testo, l’iniziativa “contribuirà a rafforzare il processo per la conclusione di accordi bilaterali e la creazione di un quadro normativo giuridico internazionale per l’adozione di bambini”. Da tempo ormai in Russia il tema delle adozioni da parte di stranieri è diventata una questione spinosa, in particolare per quanto riguarda gli Stati Uniti, verso i quali le adozioni sono state bloccate in dicembre. Il provvedimento, varato in risposta al Magnitsky Act, la legge approvata negli Usa che impone sanzioni ai funzionari russi sospettati di essere coinvolti in violazioni dei diritti umani, ha avuto come immediata ripercussione il blocco delle adozioni di 52 bambini russi già pronti a partire per l’America.