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Olimpiadi di Sochi, gaffe alla cerimonia di inaugurazione: non si accende il cerchio dell’America
Una cerimonia fin troppo sfarzosa, decisamente sopra le righe per una Olimpiade Invernale in cui i costi sono di solito contenuti rispetto ai Giochi estivi, soprattutto se uno dei cinque cerchi olimpici rimane "spento" anche in mondovisione, davanti a 3 miliardi di telespettatori. Un incidente imperdonabile, dato che si tratta dell'icona dei Giochi, ma "censurato" dalla tv russa, che l'ha sostituito con immagini di repertorio, ossia quelle delle prove del giorno prima, grazie alla quindicina di secondi di ritardo con cui veniva trasmesso lo show. Trucchetto ammesso dallo stesso Konstantin Ernst, il direttore generale del primo canale statale ideatore e produttore della serata con la consulenza dell'americano Scott Givens, artefice di apertura e chiusura di Londra 2012: "Non tentiamo di farne un segreto, non c'è niente di scandaloso. È stato uno spiacevole abbaglio. È ridicolo concentrarsi su un fiocco di neve, tutto ciò non ha impedito alla gente di apprezzare lo spettacolo".
Nemmeno Putin ha avuto nulla da ridire all'indomani della cerimonia. E, secondo il suo portavoce Dmitri Peskov, piccoli disguidi in un evento così grande non hanno guastato l'impressione generale.
Ma la blogosfera russa la pensa diversamente e ha reagito negativamente con una ondata di critiche e ironie, sottolineando anche la coincidenza che l'anello rimasto al buio corrisponde a quello rosso del continente americano: “Uno sgarbo ai nemici della guerra fredda, all'America dell'assente Obama?” si chiede qualche blogger.
In realtà, più che una ritorsione politica, pare un flop tecnico della società inglese che ha gestito la macchina dei cerchi olimpici e non ha saputo fronteggiare l'imprevisto, diversamente da quanto accadde a Sidney nel 2000, quando si incastrò una catena e furono 40 secondi di terrore, ma alla fine il simbolo olimpico si accese.
La "macchia" di Sochi resta. Soprattutto se si pensa alle voci sui costi della cerimonia stile kolossal sullo sfondo di una crisi economica internazionale che ha gelato anche le attese di crescita della Russia, con una economia stagnante, un rublo in picchiata e una pericolosa dipendenza dalle materie prime: 400 milioni di euro. Una cifra record, come quella di questi Giochi (37 miliardi di euro): a Torino erano stati spesi 28 milioni, e la cerimonia fu definita una delle migliori nella storia delle Olimpiadi Invernali per rapporto qualità-prezzo.
A Londra, per la festa diretta da Danny Boyle, furano usati 42 milioni di dollari. A Pechino, solo per la cerimonia di inaugurazione, si parlò di 4 miliardi di dollari, ma erano Olimpiadi estive. Segno di un "trend" che sembra crescere con l'assegnazione, negli ultimi anni, dei Giochi a paesi "emergenti", dalla Cina al Brasile, i pochi che oggi hanno i mezzi finanziari per sostenerli.
Quanto alle entrate, pare soddisfacente, per ora, la vendita dei biglietti: 925.000 quelli venduti, secondo quanto ha detto il direttore del programma di vendita dei biglietti Dmitri Perlin, precisando che è ancora possibile acquistarne anche per hockey su ghiaccio e pattinaggio artistico. Perlin ha assicurato di non avere per ora alcuna informazione su tentativi speculativi Ma secondo alcuni abitanti locali ci sono bagarini per le partite di hockey con la squadra russa che offrono biglietti sino a 150 mila rubli (oltre 3000 euro).