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Kusturica vuole rifare il processo a Gavrilo Princip, l’attentatore di Sarajevo
Una revisione del processo a Gavrilo Princip, lo studente serbo che il 28 giugno 1914 assassinò a Sarajevo l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono di Austria-Ungheria, scatenando il primo conflitto mondiale. Lo chiede il regista Emir Kusturica, che dirige l'Istituto di ricerche storiche intitolato a Ivo Andric.
Parlando ai giornalisti a Andricgrad, la località da lui realizzata presso Visegrad nell'entità serbo-bosniaca al confine con la Serbia, Kusturica - lui stesso nato a Sarajevo, in Bosnia, ma che difende strenuamente la causa serba - ha detto che la sentenza di condanna a carico di Gavrilo Princip e degli altri membri del movimento Giovane Bosnia non può essere ritenuta valida.
A suo avviso, l'assassinio fu compiuto in un territorio sotto occupazione, che legalmente non era sotto la sovranità dell'Impero Austro-ungarico.
L'Istituto Andric, ha precisato il regista, presenterà la richiesta di revisione del processo al Tribunale della Bosnia-Erzegovina a Sarajevo.
"È logico che una revisione avvenga nel luogo dove gli assassini furono processati, a Sarajevo", ha detto il regista, secondo il quale il tribunale che processò Gavrilo Princip e gli altri membri di Giovane Bosnia era illegale, e illegale di conseguenza fu anche il processo.
Giovane Bosnia era un movimento di cui facevano parte serbi, croati e bosniaci musulmani uniti nella lotta contro l'annessione all'Austria-Ungheria e l'occupazione della Bosnia-Erzegovina. In un processo a Sarajevo dopo l'assassinio, cinque membri del movimento furono condannati a morte, mentre Gavrilo Princip e Nedeljko Cabrinovic furono condannati a 20 anni di carcere perché minorenni. Princip fu condotto nella prigione della fortezza di Terezin, nell'attuale Repubblica ceca, dove morì di tubercolosi il 28 aprile 1918 all'età di 24 anni.