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Russia - 05 febbraio 2014Torna all'indice →

Russia, la principale rete tv d'opposizione lancia allarme chiusura

Dozhd, la principale tv russa d'opposizione, ha lanciato un allarme chiusura dopo la decisione dei principali operatori di tv via cavo di interrompere la sua diffusione a seguito della trasmissione di in un sondaggio sull'assedio di Leningrado che ha fatto scandalo. La tv è stata travolta da una valanga di critiche dopo aver chiesto ai suoi spettatori e agli internauti se le autorità sovietiche non avrebbero fatto meglio a consegnare la città, oggi San Pietroburgo, ai nazisti, così da salvare “centinaia di migliaia di vite umane”. Dopo Akado, Rostelecom e Beeline, l'operatore TriColor TV ha annunciato che eliminerà Dozhd dalla sua offerta a partire dal 10 febbraio. “È un grosso operatore, il più importante che ci restava. Inizialmente non aveva ceduto alle pressioni e avevamo grandi speranze” ha detto all'Afp Mikhail Zygar, caporedattore della tv, uno dei pochi media russi che assume toni critici nei confronti del presidente Vladimir Putin. “Il suo abbandono segna una svolta. È una linea rossa che ci dimostra che è in corso una vera e propria guerra contro di noi”. Con milioni di abbonati TriColor TV è il primo canale di diffusione per Dozhd, che di recente ha concesso ampi spazi alla liberazione dal carcere delle due contestatrici delle Pussy Riot. Dopo la decisione di TriColor TV, da operatori regionali. “Di fatto si chiude Dozhd” ha affermato la tv in un comunicato. La domanda all'origine dello scandalo è stata pubblicata in occasione del 70esimo anniversario della fine dell'assedio, durato da settembre 1941 al gennaio del 1944, durante il quale la città perse i due terzi dei suoi abitanti, uccisi dalla fame, dal freddo, dalla fatica e dai bombardamenti nazisti. il sondaggio è stata velocemente ritirato dal sito di Dozhd e la direzione si è scusata. I gruppi parlamentari della Duma, la camera bassa del parlamento russo, hanno condannato all'unanimità il sondaggio, affermando che la domanda costituisce un'offesa alla memoria dei vecchi combattenti. Vari commentatori liberali hanno denunciato al presa di posizione come un attacco politico verso una tv da sempre critica nel confronti del Cremlino. Il delegato del Cremlino per i diritti umani, Vladimr Lukin, pur criticando il sondaggio ha condannato l'interruzione delle trasmissioni di Dozhd. “È una tv che ha un grande successo, brillante, interessante" ha dichiarato.