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Italia, Slovenia - 12 febbraio 2014Torna all'indice →

A Modena una mostra sul collettivo artistico Irwin (con i passaporti dello Stato dell’Arte)

La Galleria civica di Modena inaugurerà sabato 15 marzo, alle ore 17,30, nella sede della Palazzina dei Giardini Dreams and Conflicts, una mostra dedicata al gruppo sloveno Irwin. Curata da Julia Draganovich e Claudia Loffelholz di LaRete Art Projects, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la rassegna si articola come prima tappa di un progetto espositivo in collaborazione con la Kunsthalle Osnabruck (Germania) e il Lannia Centre for Contemporary Art di Danzica (Polonia) dove, nel 2015, avranno luogo altre due iniziative dedicate agli Irwin. La mostra ''Irwin. Dreams and Conflicts'' resterà aperta fino al 2 giugno 2014. La storia del collettivo artistico sloveno nasce nel 1983 dal sodalizio di giovani artisti provenienti dai movimenti del punk e del graffitismo di Lubiana: Dusan Mandic, Miran Mohar, Andrej Savski, Roman Uranjek e Borut Vogelnik, che si uniscono e fondano il gruppo Rrose Irwin Selavy, in onore dello pseudonimo femminile di Marcel Duchamp (Rrose Selavy). Nel 1984 creano, in collaborazione con il gruppo musicale Laibach e la compagnia teatrale Gledalisce sester Scipion Nasice, un ampio collettivo di artisti noto come Neue Slowenische Kunst (Nsk), Nuova Arte Slovena, che coinvolgerà in seguito altri collettivi artistici attivi nella grafica, nella video arte e nella filosofia. Collaborazione e condivisione sono a un tempo la base e l'inevitabile conseguenza sia di Irwin sia della Neue Slowenische Kunst, che si posiziona nella realtà politica e culturale della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Con il collasso del socialismo, all'inizio degli anni Novanta, cambiano radicalmente i presupposti della loro operazione artistica e nel 1992 avviene la trasformazione della Neue Slowenische Kunst in Nsk State in Time. In seguito all'emergere di una moltitudine di nuove realtà nazionali, il collettivo Nsk decide quindi di oggettivare la sua natura nella forma di uno stato. Non uno stato territoriale, ma uno stato di pensiero, che si esprime, di fatto, attraverso pubbliche apparizioni in progetti culturali, grazie ai quali si delineano la sua immagine e i suoi contenuti e si stabiliscono molteplici relazioni tra i suoi cittadini, che gradualmente aumentano grazie alle iniziative a cui partecipano. Dopo più di 30 anni, Irwin oggi è il collettivo più longevo del panorama artistico mondiale (eccezione fatta per i gruppi artistici che sono coppie anche nella vita, come Gilbert & George o Eva & Adele). La mostra alla Galleria Civica di Modena metterà il focus sulle strategie di collaborazione del gruppo, sia all'interno dello stesso collettivo - che permette linguaggi molto diversi a ogni singolo membro - sia alle collaborazioni con altri che includono il progetto pluriennale Nsk, ma anche cooperazioni con artisti come Marina Abramovic, Andres Serrano o Joseph Beuys. Nell'ambito della mostra apre anche il Consolato di Nsk State in Time, dove sarà possibile richiedere il passaporto che dà diritto di aggiungere alla propria cittadinanza quella della nazione utopica, fondata nel 1992. Come in altri ''uffici-passaportì' itineranti aperti in passato - tra cui il primo a Mosca nel 1992 e quello al MoMA di New York nel 2012 - viene offerta l'opportunità di riflettere insieme sulla possibilità di un nuovo stato, e viene inoltre data l'occasione straordinaria di poter acquisire una cittadinanza alternativa, che si aggiunge a quella nazionale, per tutti quelli che si identificano con i principi costituenti di Nsk: le pari opportunità e l'uguaglianza a prescindere dall'appartenenza etnica o nazionale, sessuale o religiosa. Oltre al consolato di Nsk State in Time la mostra presenterà fotografie, installazioni e video che sono il risultato di più di trent'anni di pratiche collaborative che Irwin ha esercitato insieme ad alcuni degli artisti e pensatori più significativi del nostro tempo, ma anche con cittadini medi.