Cultura
A Belgrado la rassegna del miglior cinema italiano di oggi
Si è chiusa a Belgrado la Rassegna del miglior cinema italiano contemporaneo, organizzata dall'Istituto italiano di cultura di Belgrado diretto da Sira Miori. L’iniziativa si tiene in occasione del recente avvio del negoziato di adesione della Serbia all'Unione europea, e dell'apertura della nuova sede della Cineteca Jugoslava di Belgrado, nelle cui sale si tiene la proiezione del film di Bellocchio.
Sono stati presentati una decina di film che hanno ottenuto, tra il 2010 e il 2013, prestigiosi riconoscimenti in vari festival internazionali e italiani: da “Sacro GRA” di Gianfranco Rosi, Leone d'Oro alla 70/ma Mostra internazionale del cinema di Venezia a “Via Castella Bandiera” di Emma Dante, Coppa Volpi per la migliore attrice - sempre a Venezia - a Elena Cotta; da “Cesare deve morire” di Paolo e Vittorio Taviani, Orso d'Oro al 62/mo Festival del cinema di Berlino, ai film premiati nelle recenti edizioni del Premio David di Donatello e del Nastro d'Argento, come “La migliore offerta” di Giuseppe Tornatore, “La solitudine dei numeri primi” di Saverio Costanzo, “Pranzo di Ferragosto” di Gianni Di Gregorio, “Le quattro volte” di Michelangelo Frammartino. E ancora “Io e te” di Bernardo Bertolucci, “Diaz: non pulite questo sangue” di Daniele Vicari, Premio del pubblico al 62/mo Festival di Berlino, “Cosa voglio di più” di Silvio Soldini, Grand Prix al Festival del cinema di Caubourg.
La voglia di cambiamento e la ricerca di nuovi valori, i problemi politici e sociali del nostro tempo, il disagio spirituale dei giovani in cerca di lavoro e il rapporto tra giovani, adulti e anziani costituiscono il filo rosso che ha legato fra loro i film della Rassegna. Tutti i film presentati erano in lingua originale italiana, con traduzione e sottotitoli in lingua serba.