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Lo Zuckerberg russo lascia il Paese, si era rifiutato di aiutare i servizi segreti
Lo Zuckerberg russo, il ventinovenne Pavel Durov, fondatore e direttore generale dell’equivalente russo di Facebook, Vkontakte (Vk), ha annunciato di aver lasciato la Russia e di non avere intenzione di fare ritorno. La decisione è successiva al licenziamento dalla società da lui stesso fondata. “Sono fuori dalla Russia e non ho intenzione di tornarci”, ha scritto al sito techcrunch.com.
“Sfortunatamente, al momento il Paese è incompatibile con l’internet business”, ha aggiunto per spiegare la sua scelta. Nei giorni scorsi Durov aveva rivelato che in dicembre i servizi segreti russi (Fsb) avevano chiesto a Vkontakte di fornire i dati personali degli organizzatori del gruppo Euromaidan, che ha svolto un ruolo rilevante nell'organizzazione della protesta filo occidentale di fine 2013. Durov, al centro di un conflitto azionario che ha portato Vkontakte nelle mani di oligarchi vicini al Cremlino, aveva già disobbedito nel 2012 ad una richiesta dell'Fsb, che gli aveva chiesto di bloccare i gruppi di opposizione a Putin su Vk.