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Russia - 23 aprile 2014Torna all'indice →

Putin firma un decreto per riabilitare i Tatari e altre minoranze di Crimea deportate sotto Stalin

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato di aver firmato un decreto per la riabilitazione dei Tatari di Crimea e di altre minoranze della penisola del Mar Nero (Armeni, Tedeschi, Greci) deportati da Stalin al termine della Seconda guerra mondiale. I Tatari di Crimea sono una minoranza musulmana della penisola (12% della popolazione) da poco passata sotto il controllo di Mosca, e in gran parte hanno boicottato il referendum di marzo per l'annessione alla Russia. Ora intendono avere un territorio autonomo in Crimea, anche se non sono chiari i tempi e le modalità. Secondo il leader del Cremlino, “nel decreto ci sono delle misure sociali ed economiche riguardanti i territori in cui vivono questi popoli”. Il leader dei tatari di Crimea, Mustafà Zhemilev, è stato tuttavia bandito per cinque anni dalla Russia, compresa la Crimea, territorio storico della piccola comunità musulmana. La notizia è stata resa nota su Facebook da Lilija Muslimova, portavoce del “parlamento” dei tatari locali. Lasciando la Crimea per Kiev, Zhemilev, che è anche deputato del partito “Patria” di Julija Timoschenko, si è visto consegnare dalle guardie di frontiera un documento che gli vieta l'ingresso in Russia sino al 19 aprile 2019.