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Ungheria - 23 aprile 2014Torna all'indice →

L’Ungheria ricorda l’Olocausto tra polemiche e boicottaggi

In Ungheria hanno preso il via le cerimonie di commemorazione per i 70 anni dall'Olocausto tra boicottaggi e proteste da parte dei gruppi ebraici che accusano il governo di voler riabilitare un paese che partecipò attivamente alla deportazione e al massacro degli ebrei nel 1944. Lo leggiamo su Tmnews. Ricordando il giorno in cui gli ebrei nel 1944 furono messi nei ghetti, si sono tenute cerimonie in tutto il Paese nel quadro di “Holocaust 2014”, un programma di eventi organizzato dal governo di Viktor Orban. A Budapest, il presidente Janos Ader e il vicepremier Tibor Navracsics hanno acceso candele davanti a un monumento sulle sponde dal Danubio che commemora migliaia di ebrei uccisi a colpi di arma da fuoco e buttati in acqua nel 1944-1945 dalla milizia fascista ungherese. In programma anche una cerimonia al museo dell'Olocausto a Budapest per ricordare i 600mila ebrei ungheresi uccisi dal nazismo e dai suoi alleati. Ma le cerimonie sono oscurate dall'assenza della maggiore associazione ebraica del Paese, Mazsihisz, che ha annunciato il boicottaggio di tutti gli eventi di “Holocaust 2014”. Negli ultimi anni i critici hanno accusato il premier di chiudere un occhio sull'antisemitismo e di alimentare un tipo di nazionalismo sciovinista nel paese. Il partito di estrema destra Jobbik, i cui membri sono accusati di negare l'olocausto, è diventato una forza sempre più importante nella politica ungherese, finendo terzo alle ultime elezioni politiche. Le relazioni tra Orban e la comunità ebraica sono particolarmente tese a causa di un monumento progettato nella capitale dedicato a “tutte le vittime dell'occupazione nazista in Ungheria” che, secondo i gruppi ebraici minimizza i ruolo che ebbero gli stessi ungheresi durante la Seconda guerra mondiale. Orban aveva promesso di consultare la comunità prima di iniziare i lavori per i monumento, ma i lavori sono già iniziati, pochi giorni dopo la vittoria del partito di governo alle elezioni politiche. Il nuovo monumento, che raffigura l'aquila imperiale tedesca all'attacco dell'Ungheria, mira ad “assolvere gli ungheresi delle colpe dell'Olocausto”, ha detto il capo di Mazshisz, Andras Heisler.