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Russia - 16 aprile 2014Torna all'indice →

Il Ministero degli Esteri russo avviso i viaggiatori: dopo la Crimea, aperta la “caccia” al russo

Il ministero degli Esteri russo invita chi è in partenza a considerare un maggior rischio di fermi e arresti. La raccomandazione figura sul sito del Ministero (www.mid.ru), “A seguito dell’avviso ai cittadini russi diffuso il 2 settembre 2013, sulla possibilità di essere trattenuti o arrestati su richiesta di enti governativi americani e dei servizi speciali, il ministero degli esteri russo sottolinea che la minaccia in questione è di recente cresciuta in maniera significativa, in relazione alle sanzioni antirusse introdotte dal governo degli Stati Uniti”. Secondo il ministero degli Esteri, “l'amministrazione americana, rifiutandosi irragionevolmente di riconoscere la riunificazione della Crimea con la Russia (…), cerca di fare della “caccia” al russo in paesi terzi una routine, per poi chiederne l’estradizione e il giudizio negli Stati Uniti, con accuse, di regola, discutibili”. Il ministero cita come esempio il caso di Viktor Bout - accusato di essere un mercante di armi, estradato e condannato negli Usa a 25 anni di carcere perché riconosciuto colpevole di avere intenzione di vendere un carico di armi ai ribelli delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc) - e Konstantin Yaroshenko, pilota russo condannato a 20 anni di carcere negli Usa. Il testo avvisa anche che l'elenco degli Stati con i quali gli Stati Uniti hanno firmato un accordo di estradizione è pubblicato sul sito web del ministero degli Esteri russo.