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Russia - 23 settembre 2015Torna all'indice →

L’ex banchiere di Putin chiede 12 miliardi di dollari a Mosca

Sergej Pugačev, un tempo denominato “il banchiere di Putin” per la sua influenza sul Cremlino, ha aperto un arbitrato alla Corte dell'Aia, chiedendo più di 12 miliardi di dollari alla Russia. Il suo impero si è sgretolato dopo la rottura dei suoi rapporti con Putin. Al momento, il Governo russo non ha commentato la notizia, resa pubblica dagli avvocati di Pugačev. Una sentenza della stessa Corte dell'Aia aveva condannato la Russia a risarcire la Yukos di 50 miliardi di dollari per avere espropriato i beni della società. Su Pugačev pende però un mandato di cattura internazionale emesso da Mosca, che lo accusa di bancarotta fraudolenta e di appropriazione indebita. Nel 2011 il banchiere 52enne era scappato dalla Russia, rifugiandosi prima a Londra e poi in Francia. Secondo Putin del suo patrimonio stimato in 15 miliardi di dollari sono rimasti solo gli “spiccioli” e cioè circa 70 milioni di dollari. Ora il banchiere chiede di riavere 12 miliardi di dollari e prossimamente sarà ascoltato dalla Corte permanente dell'Aia sugli arbitrati internazionali. “Negli scorsi anni - si legge in un comunicato di Pugačev - la Russia ha perseguitato me, la mia famiglia e i miei investimenti. Non intendo subire le intimidazioni della Russia”.