Attualità
In una scuola elementare a Tirana i genitori protestano contro l’insegnamento dell’italiano
Nel primo giorno di scuola, in Albania 34 bambini di una terza elementare hanno protestato insieme coi genitori per una modifica del programma di studio.
La direzione della “Shkolla e Kuqe” (la scuola rossa) di Tirana ha inserito - leggiamo su EastJournal - l’italiano come prima lingua straniera al posto della lingua inglese e questo ha provocato la reazione di grandi e piccoli, che hanno deciso di boicottare la lezione. La scuola è inserita all’interno di “Illiria”, un progetto tra il Ministero dell’Istruzione albanese e il governo italiano ed è stato lanciato nel corso dell’anno accademico 2002-2003 al fine di introdurre la lingua italiana come prima lingua straniera nelle scuole. Il progetto si è esteso fino al 2010 a 19 distretti, con 38 scuole primarie e 24 scuole secondarie, e intendeva aumentare al 10% il numero di studenti che studiano l’italiano come prima lingua straniera.
La protesta dei genitori ha fatto il giro dei media nazionali. Un fatto insolito, data la propensione naturale degli albanesi a imparare la lingua italiana. Durante il comunismo e nei primi anni ‘90 i programmi di RAI e Mediaset, in lingua italiana, erano l’unico canale di contatto con il mondo occidentale.
Oggi, tuttavia, l’italiano ha perso quello slancio vitale dei primi anni ’90 non solo in Albania, ma anche nei Balcani occidentali. I giovani tendono a preferire come prima lingua l’inglese e come seconda il tedesco o il francese, che permettono di cogliere maggiori opportunità di lavoro. Tra le frequenze radio che si prendono in Albania ci sono la BBC e Radio France Internationale, ma non una sola stazione radio in italiano.