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Turismo
Germania - 07 ottobre 2015Torna all'indice →

La Germania turistica punta su tradizione e usanze

La Germania non è tutta wurstel, birra e crauti. Mangiare un'insalata di rosa canina, degustare cento diversi tipi di formaggio in un'unica regione o seguire un itinerario dei vini lungo la Mosella, potrebbe essere il prossimo passo per scoprire il Paese che in una conferenza stampa organizzata a Villa Almone - la residenza dell'ambasciatore di Germania in Italia - si è voluto presentare in tutte le sue declinazioni. Gastronomia, arte, artigianato, natura, cultura, storia. Ben 150 strade a tema. La più nota è forse quella romantica, che unisce castelli, antiche città con case a traliccio, chiese barocche e gotiche e monasteri. “Quest'anno si punta su tradizioni e usanze”, come ha voluto ricordare il direttore dell'Ente nazionale Germanico per il Turismo, Ulrich Rueter. Nel 2014, ha fatto sapere, “le entrate provenienti dal settore turistico hanno generato proventi per 97 milioni di euro, ossia il 4,4% del Pil. Un comparto in cui sono occupati 2,9 milioni di lavoratori (il 7% della forza lavoro tedesca)”. Gli arrivi dall'Italia, prosegue, vanno bene e nei primi sei mesi del 2015 sono cresciuti del 5,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'identikit dell'italiano che sceglie la Germania quale meta di vacanza (ovvero i 2/3 degli arrivi, il restante è in viaggio d'affari) ha in media 40 anni e ha tra le sue destinazioni preferite Berlino, Monaco, Francoforte e Amburgo.