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Russia - 05 ottobre 2016Torna all'indice →

Una spedizione italiana andrà in Mongolia a contare i leopardi delle nevi

Il Muse - Museo delle Scienze di Trento, con Francesco Rovero, curatore della sezione biodiversità, torna a contare quanti Leopardi delle nevi sopravvivono nel proprio habitat naturale, con il sostegno del Parco Natura Viva. L’Italia mette in agenda la seconda spedizione dei propri ricercatori in Mongolia, dove i Monti Altai raggiungono la vetta più alta a 4mila metri e toccano la Russia nel Parco Nazionale Tavan Bogd. “Minacciati di estinzione a causa della perdita di habitat, il numero di Leopardi delle nevi che sopravvive in natura non è ancora stato individuato con certezza - spiega Francesco Rovero - . Si stimano che si tratti di circa 4mila esemplari, ma meno del 15% del loro areale distributivo è coperto da ricerca scientifica e, se vogliamo salvarli dall’estinzione, è necessario conoscerne le condizioni”. Rovero guidò la prima spedizione di ricercatori italiani in Mongolia nella primavera del 2015: in tre settimane il suo team campionò 600 chilometri quadrati, posizionando 49 fototrappole e toccando i 3.200 metri di quota. “Ripresi in 17 scatti, siamo riusciti ad individuare gli spostamenti e le tracce di 3 esemplari, ognuno con un territorio ben preciso. Si tratta di una specie elusiva e solitaria, a bassa densità a causa del declino degli esemplari. Nel 2017 ci sposteremo ad est, aumentando la superficie da campionare a 1.000 kmq e il numero delle foto trappole a 60, fino a raggiungere i 4mila metri di quota”, conclude Rovero.