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Polonia - 30 maggio 2012Torna all'indice →
Euro 2012 – Il premier Tusk: “In Polonia non esistono stadi dell’odio”
Non vi è alcuna minaccia di razzismo in Polonia, e per coloro che visiteranno il paese in occasione dell’Europeo di calcio non esiste alcun pericolo di questo tipo. Lo ha detto il premier polacco, Donald Tusk, a Roma, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente Mario Monti. Il capo del governo ha fatto riferimento al programma della tivù britannica Bbc andato in onda la sera prima col titolo “Gli stadi dell’odio”. Nel servizio, Sol Campbell, in passato capitano della nazionale britannica, ha avvertito che sportivi e tifosi potrebbero rischiare la vita in Polonia e Ucraina, dove sarebbero attive formazioni di estremisti razzisti e xenofobi. “Non andate in Polonia perché potreste tornare in una bara”, ha detto il calciatore alla Bbc. A corredo dell’intervista, la Bbc ha mandato in onda immagini di scontri fra tifosi a Cracovia, con largo uso di slogan antisemiti, e di immagini analoghe dello stadio di Kharkiv, in Ucraina. “Non abbiamo avuto alcuna segnalazione di comportamenti razzisti di fronte ai turisti britannici”, ha tenuto a sottolineare Tusk, ricordando che da un paio di anni per ogni fine settimana arrivano dalla Gran Bretagna a Cracovia migliaia di turisti. Il programma della Bbc è stato accolto “con grande stupore” anche da parte del ministro dello sport di Varsavia, Joanna Mucha, che ha invitato l’editore del giornale britannico a seguire personalmente l’Europeo di calcio in Polonia, offrendogli dei biglietti per alcun partite. Nel frattempo, la Federcalcio inglese (Fa) ha annunciato che giocatori, staff tecnico e dirigenti della nazionale si recheranno in visita al campo di sterminio di Auschwitz, nel sud della Polonia, prima del match d’esordio nel torneo continentale l’11 giugno a Donetsk, in Ucraina, contro la Francia. “Sono fiero che il selezionatore Roy Hodgson e tutta la squadra dell’Inghilterra diano il loro sostegno a un’iniziativa del genere, così importante, e incoraggio tutte le scolaresche inglesi a fare altrettanto”, ha affermato il presidente della Fa, David Bernstein. L’iniziativa dell’Inghilterra ad Auschwitz fa parte dell’accordo di partnership tra la Federcalcio inglese e “Holocaust educational trust”, l’ente incaricato di produrre materiale e libri sull’Olocausto nei licei e nelle università britanniche.