Turismo
La Slovenia tiene nonostante la crisi. In calo gli arrivi italiani
La crisi economica ha rallentato gli arrivi italiani in Slovenia. Lo rileva Gorazd Skrt, direttore dell'ente del Turismo in Italia, in occasione di un incontro con la stampa che si è tenuto a Milano. Nei primi cinque mesi si è avuta infatti una diminuzione dello 0,7% negli arrivi e del 5% nei pernottamenti. Altro dato che preoccupa è la riduzione del tempo di permanenza dei nostri connazionali. Il Belpaese rimane comunque il primo mercato straniero, con una quota del 22%, e Skrt ha ostentato un certo ottimismo per l’estate. Migliori sono i dati complessivi, che vedono tra gennaio e maggio una crescita degli arrivi internazionali del 9%, così come sul fronte dei pernottamenti, che sono aumentati sempre del 9% a quasi 1,7 milioni.
Segno più anche per quanto riguarda gli arrivi totali (locali più stranieri): 5% e 4% nei pernottamenti. Mete principali sono sempre le aree termali e la costa, con un exploit della montagna a maggio (+25%) e per i city break, come la capitale Lubiana, Maribor (capitale europea della cultura 2012) e Idria, che ora fa parte del patrimonio dell'Unesco.