Cultura
La memoria ai tempi di Orbán - A Budapest in 25mila ricordano le vittime dell’Olocausto
C’erano oltre 25mila persone a Budapest per il “Walk of Life”, la manifestazione organizzata ogni anno nella capitale ungherese in memoria delle vittime dell'Olocausto. Lo racconta la “France Presse” riferendo che prima che i cittadini dessero vita ad una grande marcia, il governo ungherese aveva organizzato un concerto aperto al “Museo del terrore” , dedicato alle vittime del nazismo e del comunismo. “L'Olocausto è stato una tragedia dell'umanità, dell'Ungheria e della comunità ebraica", ha detto Tibor Navracsics, vice primo ministro e responsabile della Giustizia. La marcia, organizzata ogni anno in memoria delle vittime dell'Olocausto ungherese, l'anno scorso aveva attirato circa 10.000 persone. Quest'anno, con una partecipazione più che raddoppiata, la passeggiata nel centro della capitale si è svolta da Reie il Erzsébet fino alla stazione Est.
Ai piedi del ponte che sul percorso varca il Danubio gli organizzatori hanno svelato una scultura che rappresenta “la vittoria della vita sulla morte”.
“Questo giorno è importante perché è necessario che la società ungherese e la comunità internazionale ricordino cosa è successo in questi luoghi 70 anni fa”, ha dichiarato Ilan Mor, l'ambasciatore di Israele, dopo aver svelato la statua assieme ad un sopravvissuto all'Olocausto e a una giovane studentessa. Alla fine della passeggiata, dalla stazione Est della capitale, una delegazione di 600 ungheresi ha preso un treno per Auschwitz, ripercorrendo la via che i 600.000 ebrei ungheresi vittime dell'Olocausto furono costretti a seguire e nelle stesse ore il presidente dell'Ungheria, Jnaos Ader, prendeva parte ad una cerimonia organizzata in un ex campo di concentramento.
Questo dodicesimo “Walk of Life” si è svolto in un ambiente molto teso tra le autorità ungheresi e la comunità ebraica. L'apertura nel cuore di Budapest, prevista il 31 maggio, di un monumento alle “vittime della occupazione tedesca” è divenuta simbolo dei dibattiti che hanno avuto luogo dopo la rielezione del primo ministro conservatore, Viktor Orbán, il 6 aprile scorso. Il memoriale rappresenta l'Ungheria nella forma di un angelo attaccato da un'aquila che raffigurerebbe la Germania. Secondo i molti critici vorrebbe sollevare l'Ungheria dalle proprie responsabilità nella persecuzione degli ebrei magiari.
Orban ha promesso un dialogo con l'Associazione delle Comunità ebraiche (Mazsihisz) ma intanto diverse centinaia di persone provenienti da varie parti del paese hanno deciso di occupare il sito ogni giorno, al fine di rallentarne la costruzione. In segno di protesta, il “Mazsihiszw” ha deciso di boicottare le cerimonie commemorative.