Attualità
25esimo anniversario della via Baltica, che liberò il Paese da Urss
23 agosto 1989 circa due milioni di persone crearono una catena umana lunga oltre 600 chilometri che unì le tre capitali baltiche, Tallin, Riga e Vilnius, nella protesta contro l'occupazione sovietica. Il ricordo di quell’avvenimento è ancora scolpito nella memoria dei lettoni che non dimenticano "la via Baltica".
“Venticinque anni dopo, la marcia pacifica delle nazioni baltiche è ancora viva nella memoria di tutti i lettoni che vivono al di fuori dei confini nazionali", ha affermato il ministro degli Esteri di Riga Edgars Rinkevics. Un segno, spiega, che serve da monito "alle nuove generazioni. Perché la libertà non venga data per scontata". Molte dunque le iniziative - anche congiunte - previste in questi giorni dalle varie rappresentanze diplomatiche lettoni in giro per l'Europa e non soltanto, a ricordare quello che fu il primo passo verso l'indipendenza per Estonia, Lettonia e Lituania, nel 1991. Tra queste, forse quelle più simboliche, saranno quelle che si terranno in Ucraina. A Kiev, dove oggi verrà organizzata una "Baltic Way Human Chain" o a Vinnitsa, la quinta città ucraina per grandezza, dove il 26 agosto l'ambasciata lettone inaugurerà la mostra itinerante dal titolo assai evocativo in giorni come questi per il Paese ospitante "Il nostro cammino verso l'indipendenza".