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Croazia - 03 settembre 2014Torna all'indice →

Croazia, incostituzionale il referendum contro cirillico serbo

La Corte costituzionale croata ha nei giorni scorsi dichiarato inammissibile la proposta per un referendum popolare che mirava a limitare il diritto al bilinguismo alle minoranze etniche in Croazia, avendo in mente in primo luogo l'uso del cirillico serbo a Vukovar, città martire della guerra per l'indipendenza croata (1991-1995). Il quesito referendario - che avrebbe portato al 50 per cento (contro l'attuale 33 ) la popolazione in un comune di una minoranza nazionale affinché questa abbia diritto all'uso pubblico della propria lingua - è secondo l'Alta corte croata in violazione dei diritti costituzionali delle minoranze etniche. La controversia sull'uso del cirillico a Vukovar va avanti dallo scorso settembre, quando in base al censimento che ha mostrato che nella città il 34 per cento dagli abitanti sono serbi, il governo ha iniziato ad affiggere tabelle bilingui sugli edifici pubblici. Questo ha suscitato una serie di proteste, spesso anche violente, promosse dalle organizzazioni nazionaliste e dai veterani di guerra croati che chiedono che la città che più di tutte ha sofferto nella guerra contro e rasa al suolo della milizie serbe nel 1991 venga esonerata dall'applicazione della legge sulla tutela delle minoranze etniche. A novembre sono state raccolte 526 mila firme per indire un referendum contro l'uso del cirillico serbo. Secondo i suoi promotori il cirillico serbo rappresenta simbolicamente "'coloro che hanno aggredito e distrutto la città , uccidendo migliaia di persone". La Corte costituzionale ha però ordinato al governo, al parlamento e alla municipalità di Vukovar di varare una serie di provvedimenti o leggi che, tenendo conto dei diritti minoritari, prendessero comunque in considerazione "anche le necessità del popolo maggioritario derivanti dalle ancora molto sentite conseguenze della aggressione militare serba". Intanto, per un periodo di un anno, è stato sospesa l'applicazione del diritto al bilinguismo alla minoranza serba a Vukovar, in attesa che tutti questi provvedimenti venissero varati.