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Polonia, Russia - 14 gennaio 2015Torna all'indice →

Molti leader ma non Putin al 70esimo anniversario della liberazione di Auschwitz

Il Presidente francese Francois Hollande, quello tedesco Joachim Gauck, l'austriaco Heinz Fischer e il polacco Broniskaw Komorowski, fra gli altri, prenderanno parte il 27 di questo mese alle celebrazioni per il 70esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau da parte delle forze sovietiche. Ma non il Presidente russo Vladimir Putin che diserterà la cerimonia in Polonia. “Non parteciperemo ma abbiamo sempre assegnato e assegniamo ora grande importanza a tutti gli eventi in memoria, in modo particolare nel 70esimo anniversario della vittoria, inclusi quelli che si sono svolti in Polonia”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia di stampa Interfax e in una successiva intervista a Radio Eco di Mosca in cui ha citato anche la fitta agenda di impegni del presidente. “Di norma, in occasione di tali eventi non vengono inviati inviti ufficiali”, ha riconosciuto Peskov, dopo aver denunciato che il presidente non ha ricevuto né un invito personale né un invito ufficiale. Gli organizzatori, il Museo di Auschwitz-Birkenau e il Consiglio internazionale per Auschwitz, hanno confermato di aver informato le ambasciate dei paesi europei e dei paesi donatori della cerimonia. Il governo polacco, scrive Radio Liberty, ha poi inviato ai diversi paesi, Russia inclusa, una “nota verbale” di invito proprio per non dover formalizzare, in questo anno di difficili relazioni, un invito formale a Mosca. La Russia non ha né chiesto chiarimenti né risposto. La Polonia è stato il paese che in Europa ha maggiormente criticato il ruolo della Russia nella crisi in Ucraina. Il 27 gennaio sarà presente per la Russia l'ambasciatore Sergei Andreev. Nel 2005, Putin era intervenuto per le celebrazioni del 60esimo anniversario della liberazione del campo. All'evento del 27 parteciperanno anche 300 sopravvissuti ai lager. “Il 70esimo anniversario non sarà come le altre ricorrenze importanti. Dobbiamo dirlo chiaramente: è l'ultimo anniversario significativo che possiamo commemorare con un gruppo numeroso di sopravvissuti. Per questo è così importante che i reali, i presidenti, i premier e i rappresentanti di rango delle istituzioni internazionali presenti a Birkenau in occasione della commemorazione ascoltino la voce degli ex prigionieri”, ha dichiarato Piotr Cywinski, il direttore del memoriale di Auschwitz.