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Si trova in Estonia il pesce-giano, antenato a due facce dei vertebrati
Aveva due facce, come il dio romano Giano, il pesce che si è rivelato essere l'antenato comune di tutti i vertebrati, uomini inclusi. A far luce su questo anello della catena evolutiva è uno studio pubblicato su Nature e condotto su un fossile risalente a 415 milioni di anni fa. Secondo i ricercatori della Oxford University e dell'Imperial College di Londra, questo pesce “a due facce” - chiamato Janusiscus in onore della divinità - non somiglia poi tanto agli squali, che dunque non sarebbero così primitivi come pure si pensava. Il fossile era stato scoperto in Siberia nel 1972 ed è conservato in Estonia. Ma solo ora, grazie a moderne tecniche di indagine, ha svelato i suoi segreti. Secondo Matt Friedman, uno degli autori della ricerca, gli antichissimi vertebrati dotati di mandibola probabilmente non corrispondevano alle categorie esistenti. Erano una sorta di mix, univano infatti caratteristiche oggi presenti nei pesci cartilaginei come squali e razze, a strutture simili a quelle dei pesci ossei, gruppo che comprende il tonno ma anche gli animali terrestri con una spina dorsale. Grazie alla tomografia computerizzata, infatti, i ricercatori hanno scoperto che la struttura interna della scatola cranica dell'archeo-pesce ricorda quella dei pesci cartilaginei. “Questo fossile ci offre uno sguardo intrigante `sull'era dei pesci´, quando moderni gruppi di vertebrati cominciarono a muoversi in senso evoluzionistico”, conclude Friedman.